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Evento

DOLCE & GABBANA - GEN D [SOLO 20 POSTI DISPONIBILI]

Lunedì 17 aprile, dalle 15.30 alle 16.30

via Broggi 23 milano

SOLO 20 POSTI DISPONIBILI
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Design explorer: 20 punti

Il progetto Gen D, Generazione Designer, nasce dalla precisa volontà di Domenico Dolce e Stefano Gabbana di traslare nel campo dell’arredamento la stessa apertura verso il futuro che negli anni l’azienda ha dimostrato, supportando attivamente il talento dei giovani.

Un percorso, quindi, destinato a continuare nel tempo con lo scopo di creare dei ponti culturali tra la generosa creatività dell’azienda e il suo legame con l’Italia e il resto del mondo.

I dieci designer, selezionati da Federica Sala, provengono infatti da diverse aree del pianeta ma sono anche, quasi tutti, persone a cavallo tra due mondi. E proprio questa loro duttilità è stata la chiave di volta nella selezione: la ceramista coreana Ahryun Lee basata in Germania; il designer americano Chris Wolston che vive e lavora a Medellin in Colombia; il duo libanese Sayar&Garibeh attualmente residente in Francia; la designer veneziana ma a lungo londinese Lucia Massari e l’ex ragazzo della finanza Malacou Lefebvre, che ha abbandonato i numeri per aprire a Lione la carpenteria creativa Atelier Malak. Giovani promesse di nuovi mondi che si affacciano nel panorama del design, come Bradley Bowers attivo nella sua New Orleans, o creativi in equilibrio tra sud e nord come Sara Ricciardi e Antonio Aricò, ma anche tra est e ovest come nel caso di Rio Kobayashi, il cui lavoro riflette la sua doppia cultura austriaca e giapponese.

Gen D è quindi alla base un progetto di residenze d’artista, o meglio di designer, che ha permesso a questi dieci ragazzi e ragazze di esplorare alcune delle principali lavorazioni artigianali italiane all’insegna di quell’energia, quell’esplosione di colori e quell’ironica eleganza che contraddistingue Dolce&Gabbana.

A seconda delle capacità pregresse e dei desiderata individuali i designer sono stati messi in condizione di confrontarsi con il vetro soffiato di Murano, la ceramica siciliana, la carpenteria metallica, l’ebanisteria, la lavorazione artigianale della terracotta, del midollino, del ferro battuto fino alle fusioni in metallo e all’ormai rarissima tecnica della smaltatura su metallo.

Progetti nati in totale libertà che hanno portato i designer a uno scambio creativo con il DNA dell’azienda, con la ricchezza creativa del nostro paese e con l’importanza del savoir-faire manuale.

Il risultato sono dei pezzi eccezionalmente complessi ed elaborati, che sovente introducono tecniche innovative nella produzione e che hanno visto i giovani designer attivi in prima persona, nella realizzazione manuale dei pezzi ma che mostrano anche come abbiano saputo interpretare gli elementi chiave dell’azienda con uno stile individuale. Ponti culturali che strizzano l’occhio a come viviamo oggi e che portano nelle nostre case degli arredi che sono quasi dei gioielli con cui affrontare la vita quotidiana: trionfi di limoni e scope gioiello, tripudi di souvenir e cactus di luce, tende sensoriali e vasi caleidoscopici...

More is more and more to come.

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